Marfella: “Meret un fratello maggiore, Spalletti un maestro. Sto vivendo un sogno. Avrei dato qualsiasi cosa per vincere lo scudetto col Napoli”

“Quando ero bambino lo confessavo ai miei amici e nella mia famiglia: avrei fatto qualsiasi cosa per vincere uno scudetto con la maglia del Napoli”. Davide Marfella racconta le sue emozioni a Radio Kiss Kiss Napoli e la sua è una accorata testimonianza professionale ma soprattutto umana. Come vi sentite dopo la sosta? “Siamo carichi, sono tornati i nazionali, ci siamo allenati bene e non vediamo l’ora di ricominciare il cammino. Nel nostro vocabolario c’è il verbo vincere ma soprattutto quello di lavorare per essere sempre al massimo”. Avrete tre sfide col Milan in un mese, quale è la più importante? “La Champions è un palcoscenico meraviglioso, però adesso pensiamo alla gara col Milan di domenica in campionato. Noi prepariamo sempre con cura la prima gara che arriva e lo faremo anche questa volta” Quanto stai imparando da due compagni di reparto quali Meret e Gollini? “Con Alex ho un rapporto splendido anche fuori dal campo, per me è un fratello maggiore. Gollini si è inserito subito bene e mi sta dando una grande mano. Insieme a due portieri di questa statura sto imparando tantissimo e mi auguro di crescere tanto”. Che rapporto hai con Spalletti? “Essere allenati dal mister per me è un onore. E’ un grande tecnico ma soprattutto è una persona straordinaria che riesce a trasmetterti una carica enorme. E’ molto merito suo e dello staff se quest’anno il Napoli sta esprimendo una mentalità vincente”. Quanto è difficile e stimolante dover parare in allenamento i tiri di Osimhen e Kvara? “Questa è una domanda che mi fanno sempre i miei amici. Quello che vedete tutti nelle partite ufficiali, noi lo vediamo ogni giorno in allenamento. Sono due campioni assoluti che stanno dando una forza superiore ad un gruppo che aveva già un grande valore”. Un napoletano che sta per vincere col Napoli. Che sensazioni stai vivendo? “Io sto vivendo un sogno. Quando ero piccolo ed iniziavo a giocare con i miei cugini, tutti in famiglia mi chiedevano: tu vorresti essere un portiere in Serie A oppure vincere uno scudetto col Napoli? Io rispondevo sempre: anche se dovessi stare in panchina vorrei vincere lo scudetto con il Napoli. Sono grato e felice per questa fantastica avventura”

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